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«Quando Daniel Paul Schreber pubblicò nel 1903 le sue Memorie di un malato di nervi, a edificazione degli studiosi e nel contempo per sfuggire al manicomio, non immaginava che il racconto del suo delirio avrebbe permesso a Freud di costruire l'intera teoria della paranoia; che avrebbe preso posto accanto a Dora, all'Uomo dei topi, all'Uomo dei lupi... e, infine, che Roberto Calasso gli avrebbe dedicato un libro magnifico, L'impuro folle... Con abbagliante maestria, Calasso disseziona questo caso e lo irradia in ogni direzione: storia, psicologia, mitologia, correnti scientifiche, immagini e forme - tutto è contaminato dal delirio di Schreber, che finisce per apparirci un punto chiave del tessuto storico e sociale che ancora oggi ci avvolge e sorregge: il presidente Schreber è sempre fra noi. E noi? Limpida e dura come un diamante, nera e densa di una cultura mirabilmente padroneggiata, la scrittura di Calasso trasforma le Memorie del presidente Schreber in una prodigiosa testimonianza della nostra civiltà». (Roger Dadoun, «Le Nouvel Observateur»)